Car* lettrici e lettori, viaggiatrici e viaggiatori, sono tornati i racconti della nostra volontaria Lorène! Una fresca ventottenne che da settembre ci appassiona con i suoi racconti e ricordi sul suo volontariato in Francia dove, tra eventi e festival, sta vivendo al meglio la sua avventura con il Corpo Europeo di Solidarietà. Questi sono gli ultimi mesi per Lorène, ed ecco con entusiasmo che ci racconta come sta andando e i suoi progetti per il futuro!

Eccomi qui, a cercare di riassumere in poche frasi quello che è successo in questi ultimi mesi ad Annecy.
Da febbraio ad oggi ne sono successe di tutti i colori, per fortuna sono di colori vivaci e sgargianti.
Nell’ambito della mia missione ho potuto svolgere tutte le presentazioni nelle scuole che avevo accuratamente preparato durante l’inverno e sono stata molto soddisfatta del riscontro dei professori e degli studenti. Il loro feedback positivo è stato prezioso per avere una conferma del fatto che il lieve timore di non riuscire nell’intento fosse solo ansia da prestazione e che, invece, devo abituarmi ad avere piu fiducia in me stessa e nell’impegno che metto nelle cose.

La settimana scorsa ad Annecy c’è stato l’evento più importante della città: il Festival Internazionale del Film d’Animazione, il primo festival al mondo per il cinema di animazione.
Ho avuto la fortuna di poter seguire il festival da vicino grazie al mio volontariato, la mia missione include di seguire e supportare la giuria della sezione “Perspective” premio che assegna la città a uno dei corti in gara al festival. Quest’anno la giuria veniva dal Messico e io ho potuto passare una settimana con 3 persone stupende, fare da assistente durante la loro permanenza e seguirli nella maggior parte degli eventi previsti durante il festival. Incredibile come la città si riempia di persone provenienti da tutto il mondo per qualche giorno e Annecy da una cittadina tranquilla diventa un formicaio che pullula di formichine entusiaste per il mondo dell’animazione. Ci sono un sacco di proiezioni, conferenze, serate e incontri. È stata davvero un’esperienza divertente e preziosa, e mi sono pure guadagnata 3 guide personali per un mio futuro viaggio in Messico!

La convivenza con le mie coinquiline prosegue sempre per il meglio, ammetto che qualche disguido e incomprensione sul lato pulizia della casa si è fatto sentire, ma alla fine è normale e basta portare molta pazienza e rispetto l’uno per l’altro. Ci godiamo tanti momenti di condivisione insieme, i più deliziosi sono le cene in cui ci prepariamo a vicenda specialità dei nostri paesi di origine.


A inizio anno ho iniziato a pormi la domanda sul mio futuro, ho iniziato a ragionare sul da farsi alla fine del mio volontariato, sembra essere un po’ prematuro pensarci così in anticipo, ma in realtà non lo è. E per fortuna l’ho fatto perché mi sono resa conto che avevo voglia di approfondire le mie conoscenze e competenze nel settore degli eventi culturali, più nello specifico della musica dal vivo e ho iniziato a cercare quali opportunità ci sono in Francia.
Tra lauree triennali, master, corsi biennali specifici e corsi di formazioni ho trovato ciò che cercavo e che era in linea con le mie aspettative: un corso di formazione annuale in cui si studia e si lavora in azienda allo stesso tempo.
Ce ne sono alcuni in Francia, non tantissimi, ho lavorato sodo per candidarmi a 4 di questi e sono stata selezionata in 2, in seguito per potermi iscrivere a quello di mia preferenza ho dovuto cercare un’azienda che volesse assumermi con questo tipo di contratto di “apprendistato” speciale. E qui è iniziata la parte stressante: cercare annunci di offerte di lavoro o cercare aziende del settore e contattarle direttamente per capire se erano in cerca di apprendisti, mandare CV e lettere di motivazione personalizzate per ogni azienda. Un’epopea che sembrava infinita, ma che si è conclusa positivamente alla fine.
Ho trovato un’azienda per cui lavorare, al sud della Francia, e ne sono davvero entusiasta, non solo perchè mi avvicino al mare e ad un’aria diversa da quella delle montagne ma soprattutto perchè potrò lavorare all’organizzazione del Festival di Jazz della città di Sète ed è proprio uno degli ambiti in cui speravo di poter lavorare. Inoltre, potrò seguire questo corso di formazione durante l’anno nella città di Chambery. Dovrò macinare un po ‘di chilometri in Francia il prossimo anno, ma non sono mai stata così tanto motivata.

La mia idea iniziale era di tornare in Italia a fine del volontariato, ma la vita è imprevedibile e anche le opportunità lo sono. In Francia la maggior parte delle università e dei corsi post diploma sono gratuiti e la formazione che ho scelto dato che mi da l’opportunità di lavorare mi consente anche di avere uno stipendio e di potermi mantenere.
Ora in avanti potrò godermi l’ultimo periodo del mio volontariato, approfittare del caldo e dei bagni al lago e delle ultime serate con le altre volontarie e con i nuovi amici che mi sono fatta in città.
Ammetto che non c’è stato un solo momento in cui mi sono pentita di essere partita per questa avventura oltralpe.

Lorène

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