Lorène si trova in Francia, ad Annecy, città che ospita il Festival del cinema Italiano, e che ospiterà la nostra giovane ragazza nella sua avventura con il Corpo Europeo di Solidarietà. Ora, dopo il suo primo mese, ci racconta alcuni dei suoi ricordi e momenti più cari.

Sono arrivata ad Annecy il 1 settembre 2022 e non posso dire che il mio primo mese di permanenza qui sia stato leggero.  Ѐ stato, sotto tanti aspetti, un mese molto intenso.
Mi sono ritrovata come catapultata da una lenta e tranquilla vita in un piccolo paese della campagna romagnola a una briosa e attiva vita lacustre di una cittadina molto bella ai piedi delle alpi francesi.
In questo mese ho dovuto far fronte a tante novità per me.
La prima è, senz’altro, la convivenza con 3 ragazze sconosciute che non parlano la mia lingua madre e per cui la comunicazione si sostanzia in un inglese dalla dubbia correttezza grammaticale e sintattica;

la seconda è l’inizio di un nuovo tipo di lavoro, in un nuovo ufficio, con nuovi colleghi e il timore di non essere all’altezza o di non avere abbastanza elasticità per mettersi in gioco e migliorare;

la terza è il cambio di città e di conseguenza il cambio di routine, la lontananza della famiglia e delle amicizie che mi hanno sempre supportato nella mia vita, il che comporta un po’ un senso di disorientamento.
Come ho fatto a trovare il modo per reagire a tutti questi cambiamenti?

Grazie alla mia immensa curiosità.
La curiosità mi ha aiutato a cercare di comprendere il contenuto di quelle conversazioni in inglese da prima superiore, con l’aiuto di molti gesti e tante risate. 

La curiosità mi ha dato la spinta per ambientarmi nel mio nuovo luogo di lavoro, per conoscere i miei colleghi e per ricordarmi che per ogni risultato raggiunto c’è sempre della perseveranza e dell’impegno dietro;

la curiosità mi ha permesso di cogliere con coraggio questa splendida opportunità, di iniziare a girovagare per la città per scoprire luoghi più o meno nascosti, accorgermi di ogni piccolo cambiamento dovuto al cambio di stagione e di intraprendere conversazioni e amicizie con le persone che lavorano e abitano qui.

Questa curiosità posso anche dire che si é tradotta in: 

Io che ogni giorno mi alzo alle 7 di mattina per andare a fare un fresco bagno al lago con la mia coinquilina tedesca, in compagnia di un sacco di anatre;

Io che inizio un corso di danza orientale e vado ogni venerdì, con la mia bici e il mio casco rosso in testa, alla scuola di ballo che si trova a 15 minuti di distanza da casa;

Io che, dovendo essere di supporto per lavoro alla giuria giovani del Festival del Cinema Italiano di Annecy, mi guardo gran parte delle proiezioni e partecipo alla serata di chiusura, finendo a ballare in pista sotto le luci colorate con tutta l’equipe del festival e persino con alcuni dei registi dei film in gara.
Insomma, questo primo mese è stato intenso, ma un inizio più divertente di così non credo fosse possibile!

Lorène

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