ll Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha aperto un bando per sostenere gli interventi realizzati dalle Case Rifugio e dai Centri Antiviolenza per agevolare e rafforzare lo svolgimento delle attività di prevenzione e contrasto della violenza maschile sulle donne durante l’emergenza sanitaria da COVD-19. La scadenza è il 31 luglio 2020. Sono ammissibili al contributo gli interventi relativi alle misure indifferibili adottate dai richiedenti per assicurare alle donne che si rivolgono alle Case Rifugio e ai Centri Anti Violenza, nel periodo dell’emergenza sanitaria, l’accoglienza e i servizi necessari a garantire la tutela della salute loro, dei loro familiari e degli operatori, e l’adozione dei protocolli di sicurezza previsti dall’emergenza sanitaria da COVID-19. L’ammontare complessivo delle risorse destinate all’avviso è pari a € 5.500.000,00 di cui € 4.500.000,00 a favore della Case Rifugio ed € 1.000.000,00 a favore dei Centri Antiviolenza. L’importo massimo erogabile, onnicomprensivo di ogni spesa ed onere, è pari ad € 15.000,00 per ciascuna Casa Rifugio e ad € 2.500,00 per ciascun Centro Anti Violenza. Sono ammissibili i costi sostenuti tra il 1° febbraio 2020 e fino al 31 luglio 2020.
Possono accedere ai contributi le Case rifugio e i Centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni, in possesso dei requisiti minimi previsti dall’Intesa del 27 novembre 2014.
Sono ammissibili, a titolo esemplificativo e non esaustivo, i costi relativi alle seguenti attività per le case rifugio: interventi finalizzati all’accoglienza delle donne vittime di violenza e dei loro figli; interventi di sanificazione degli ambienti; acquisto di beni di prima necessità destinati alle donne vittime di violenza; acquisto di dispositivi di protezione individuale; adeguamento delle strutture per far fronte all’emergenza; soluzioni alloggiative, anche di carattere temporaneo, finalizzate all’isolamento e alla quarantena delle donne vittime di violenza; retribuzione del personale e/o di collaboratori impegnati nell’accoglienza e nell’organizzazione e gestione dei servizi, esclusivamente in presenza di maggiori costi strettamente connessi alla fase di emergenza; ogni misura finalizzata ad assicurare un adeguato distanziamento sociale nella fruizione dei servizi e a tutelare la salute degli operatori coinvolti e spese per l’attivazione della fideiussione necessaria per accedere al contributo.
Mentre per i centri antiviolenza le spese ammissibili riguardano a titolo esemplificativo: acquisto di dispositivi di protezione individuale; interventi di sanificazione degli ambienti; costi di gestione strettamente connessi all’operatività dei Centri durante il periodo di emergenza (es. spese telefoniche); ogni misura finalizzata ad assicurare un adeguato distanziamento sociale nella fruizione dei servizi e a tutelare la salute degli operatori coinvolti e spese per l’attivazione della fideiussione necessaria per accedere al contributo. La domanda di partecipazione – predisposta secondo le modalità previste nel bando e utilizzando gli appositi allegati – deve pervenire via PEC all’indirizzo avvisodpocovid19@pec.governo.it entro il 31 luglio 2020.
Il bando è scaricabile sul sito http://www.pariopportunita.gov.it/

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