Una delegazione di insegnanti e studenti dell’Istituto Comprensivo di Calvisano ha preso parte a una mobilità nell’ambito del progetto “Eco-logic Environmental Consciousness as Opportunity: from Leonardo to Oncoming Globally Involved Citizens”.
Il progetto, realizzato con il supporto di Atelier Europeo, vede coinvolti 5 paesi: Italia, Danimarca, Grecia, Portogallo e Lituania. Gli insegnanti Pietro e Lidia, che hanno partecipato a una mobilità in Lituania, raccontano che:” Sono passati più di tre anni dall’ultimo viaggio fuori dall’Italia e per me ricominciare a farlo all’interno di questo progetto è stata una emozione unica. Abbiamo visitato una terra lontana, ma che in realtà si è rivelata molto più simile ai nostri luoghi di quanto pensassi. Questo dà la misura di quanto sia importante per i ragazzi e anche per noi docenti confrontarsi con il diverso e comprendere che ci sono sempre punti in comune. A tutto ciò si aggiungono le peculiarità del luogo: il numero consistente di foreste, il clima, il sole quando da noi è ormai buio e il cibo. Dal primo giorno in cui siamo arrivati ho visto infatti un cambiamento da parte dei ragazzi e di noi docenti che ci ha portato ad interagire e confrontarci, facendo nostro ogni pezzettino d’Europa. Il pensiero che mi porto a casa è: ne voglio ancora e vorrei che ci fossero altri progetti che permettano ad altri ragazzi di fare questa esperienza che sviluppa tutte quelle soft skills che a volte a scuola, in una classe è difficile far comprendere fin in fondo.”

La docente Lidia aggiunge che:” l’esperienza dell’Erasmus si è rivelata una grande occasione per i ragazzi per mettersi in gioco come cittadini europei. Si sono letteralmente immersi in una cultura diversa e lo hanno dovuto fare stando da soli, stando in famiglia, e facendo ricorso a tutte le proprie competenze: quelle linguistiche, quelle sociali, quelle “di vita”. Per noi insegnanti è stata un’occasione di conoscenza delle altre realtà scolastiche e di confronto con i colleghi su metodologie, organizzazione scolastica e vari temi educativi. Avendo partecipato al progetto fin dai tempi della sua stesura e avendo visto crescere l’interesse verso di esso da parte di studenti, insegnanti e genitori, sono più che mai convinta che, come scuola, non possiamo fermarci a questa singola esperienza. Dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare ad una nuova programmazione poiché è indispensabile allargare i nostri orizzonti e consentire ai nostri studenti una crescita culturale a dimensione europea”.

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