Continua l’avventura di Sara nella città di Annecy (Francia), dove sta svolgendo un progetto di volontariato europeo sul tema della mobilità europea presso la sede di Bureau Information Jeunesse . In questo articolo ci racconta come ha vissuto il mese di dicembre.

Il mese di dicembre è cominciato con un attacco hacker ai server della mairie di Annecy, dove svolgo la mia missione di volontariato. Quello che sembrava un problema risolvibile in pochi giorni, paralizza in realtà tuttora il lavoro dei servizi municipali, lasciandoci senza computer, senza internet, senza telefoni. Questa situazione ha messo a dura prova le attività del Bureau Information Jeunesse, ma con un po’ di creatività e adattamento siamo riusciti a dare continuità a quel poco che si poteva fare.
Quest’anno, complice la lontananza da casa, ho vissuto con più entusiasmo l’attesa del Natale, circondata giorno dopo giorno dalla città che si vestiva a festa con luci, mercatini e iniziative come Noël des Alpes. Si tratta di una rassegna di eventi che si tiene ogni anno ad Annecy, dalla fine di novembre all’inizio di gennaio. In particolare, ho partecipato all’organizzazione dell’evento Noël des Alpes international che ha riunito per un weekend i comitati e le associazioni di alcuni dei 17 gemellaggi della città. Le varie associazioni, riunite in stand a seconda del paese rappresentato, hanno mostrato le tradizioni natalizie dei vari paesi, permettendo di gustare i piatti tipici, di ascoltare le diverse musiche natalizie e scoprire molte curiosità.

Grazie a questo evento ho potuto conoscere l’associazione Dolce Italia, che si occupa di promuovere la cultura e l’enogastronomia italiana nella regione. Composta da circa una sessantina di membri, gran parte di essi sono italiani trasferitisi ad Annecy o discendenti di famiglie italiane emigrate negli scorsi decenni. Ho trascorso due intense giornate insieme a loro, svolgendo atelier decorativi per bambini, vendendo libri italiani e promuovendo specialità italiane come il panettone ed il torrone.

Per concludere in allegria l’anno, prima di rientrare ognuno nel proprio paese per le feste, insieme agli altri volontari del Corpo europeo di solidarietà abbiamo organizzato una cena di Natale: cibo a volontà, vin chaud, scambio di doni e canti natalizi.

Sara

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