I progetti di Volontariato Europeo promossi dai programmi UE, Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarietà, offrono a molti giovani opportunità di mobilità internazionale. Prendere parte a questi progetti costituisce un’esperienza di apprendimento interculturale in un contesto non formale, promuovendo la cittadinanza attiva e l’integrazione sociale. Grazie al supporto di Atelier Europeo diversi giovani del nostro territorio sono riusciti a vivere o stanno vivendo un’esperienza di volontariato all’estero.
Daniele è tornato da poco in Italia, dopo aver trascorso un anno in Francia, nell’associazione Bokra Sawa, a Marsiglia, impegnato nel progetto “EVS for equal MED” sui diritti umani e la parità di genere: “Marsiglia, la scelta non è arrivata per caso- spiega Daniele -dove si trovava, sulla mappa, lo sapevo a spanne, come la lingua francese. Ma perché precludersi la possibilità di imparare una nuova lingua? Perché non cogliere questa avveniristica possibilità che l’Europa offre a tutti i giovani di vivere un’esperienza di volontariato in un paese diverso? Questo è già sufficiente per partire. Io cercavo un programma che fosse in linea con i miei studi. Non volevo per forza l’esperienza all’estero ma un progetto che potesse arricchire il mio curriculum”.
Irene, partita appena terminato il liceo, voleva sperimentare qualcosa di nuovo che la aiutasse ad ampliare i suoi orizzonti e ci è riuscita con il progetto “Voluntariat, Verde Viata!” in Romania, riguardante il tema ambientale: “Far parte di un progetto di Volontariato Europeo non significa solo offrire il proprio tempo per un particolare progetto: sono qua con la curiosità e la voglia di conoscere nuove culture, lingue e persone. Con i miei compagni di progetto si sono create delle belle amicizie, viaggiamo alla scoperta di nuovi luoghi e città, impariamo ad essere autonomi, a cucinare ricette da ogni dove e tutto è di stimolo per scoprire sé stessi.”
Non sempre partire è una scelta facile, ma spesso si rivela un percorso per crescere e migliorarsi, ne è consapevole Sofia, in Polonia per il progetto “Animator +” dove lavora a stretto contatto con i bambini: “Un giorno ho iniziato a pensare davvero a cosa mi sarebbe piaciuto fare e mi si è balenato nella mente il pensiero di andare all’estero e iniziare un percorso più autonomo. Ero davvero spaventata di uscire dalla mia zona di confort e iniziare veramente a pensare a un futuro in cui tutto era nelle mie mani, ma ho capito che questo significa crescere. Volevo iniziare a prendermi le mie responsabilità.”
I progetti Erasmus+ e ESC (European Solidarity Corps) forniscono un’opportunità sia a chi intende prendervi parte per un lungo periodo di tempo, sia a chi, come Alice, cerca un’opportunità più breve per conciliarla con i propri impegni di studio o lavorativi. Questa ragazza della Valle Camonica ha infatti trascorso venti giorni in Finlandia per il progetto “Project Friendship” in cui ha sviluppato workshop sull’amicizia “Consiglio vivamente a chiunque di fare questa esperienza, perché ti arricchisce moralmente e professionalmente. Ora mi sento molto più sicura di me stessa e più indipendente. È una grande ricchezza essere a contatto con varie realtà e potersi misurare con questo tipo di esperienze. So che se ci si trova di fronte ad un ostacolo si può sempre superare e sono davvero contenta di essermi messa in gioco.”
Come tante altre persone che soggiornavano all’estero al momento dello scoppio dell’epidemia di Coronavirus, la maggior parte dei ragazzi che partecipava ai progetti di Volontariato Europeo è riuscita a rientrare in Italia prima dell’inizio della quarantena, alcuni però hanno deciso di restare nel Paese dove stavano svolgendo il loro servizio, anche per un senso di responsabilità civica. Restare lontano dai propri i cari ha richiesto un sacrificio non indifferente, ma non li ha di certo scoraggiati e nell’attesa che tutto torni alla normalità i ragazzi sembrano riuscire a consolidare rapporti di amicizia che dureranno per tutta la vita.

Potete leggere le testimonianze e i racconti di questi giovani volontari sul sito di AE www.ateliereuropeo.eu/category/testimonianze/

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