Fiorina, terminato il suo progetto di Volontariato Europeo in Spagna “Burgos Solidaria y Sostenible”, ci parla di come ha trovato questa esperienza come volontaria, dalla ricerca del progetto adatto a lei, al lavoro sul campo che ha svolto e come l’ha aiutata nella quotidianità.

“Sono rientrata da pochissimi giorni in Italia dopo aver trascorso 9 mesi a Burgos, nord della Spagna, come volontaria europea del Corpo europeo di solidarietà. Riassumere questi mesi passati in Spagna in un articolo è molto riduttivo, però provo ad accennarvi qualcosina. Per prima cosa, sono riuscita a sopravvivere al “fresco di Burgos”, come dicono le persone della città. Burgos è una città abbastanza fredda però negli ultimi anni il cambiamento climatico si sta percependo e la città non è tanto fredda e ventosa come prima, e quindi si può affrontare tranquillamente.

La seconda cosa, cui voglio soffermarmi, è quella di aver partecipato attivamente al progetto nonostante il periodo storico che stiamo vivendo con continue restrizioni, cambiare il modo di lavorare, quarantena, distanziamento, viaggiare pochissimo, ecc. Però la principale attività del progetto è stata quella di lavorare nella Huerta Molinillo, un orto ecologico urbano circondato da belle persone, si è lavorato molto e nello stesso tempo molto gratificante.

In generale, questo progetto/esperienza è stato incentrato sulla sostenibilità ambientale e sociale che mi ha dato la possibilità di conoscere molto, ampliare il mio sapere, conoscere persone con differente background e nazionalità, e il tutto aiutandomi ad aprirmi ancora di più verso a tematiche dello sviluppo sostenibile.

Ma a livello personale mi ha aiutato nella quotidianità, come per esempio a prendere decisioni e affrontare la quotidianità con calma senza tutta quella fretta e pressione in cui veniamo risucchiati quotidianamente.”

Fiorina

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