L’associazione Carcere e Territorio ODV, conosciuta nel territorio bresciano per l’attività a sostegno dei detenuti e delle loro famiglie, ha ottenuto dalle Nazioni Unite l’ECOSOC Special Consultative Status nel 2015 e, da qualche anno, è impegnata a livello internazionale in numerose attività fra le quali si menzionano il progetto IPA –Italian Prisoners Abroad (rivolto ai detenuti italiani reclusi all’estero) e il progetto R2COM – Radicalization and Violent Extremism Prevention in the Community (prevenzione della radicalizzazione e dell’estremismo violento nella comunità – https://www.r2com-project.eu/ ).
Nell’ambito di R2COM, Carcere e Territorio in collaborazione con partner della Francia, della Svezia, dell’Albania, dell’Ungheria, del Portogallo e del Kosovo è impegnata a promuovere il coinvolgimento delle organizzazioni non governative (ONG) e delle organizzazioni della società civile (CSO) nel settore della prevenzione e del contrasto all’estremismo violento, con particolare attenzione al follow-up e alla cura delle persone in uscita dal carcere.
L’obiettivo principale del progetto è di contribuire allo sviluppo di strategie innovative ed efficaci da mettere a disposizione dei professionisti e dei volontari operanti nelle diverse realtà sociali in materia prevenzione e contrasto dell’estremismo violento, in particolare attraverso l’adattamento di uno strumento di screening del rischio – già da tempo utilizzato a livello internazionale nell’ambito penitenziario (Radicalization Risk Assessment in Prison toolkit) – elaborato nella precedente progettazione europea R2PRIS (http://www.r2pris.org/ ).
Dopo una attenta mappatura dei rischi specifici (in parte già presentata nel testo “Minareti” (Liberedizioni, 2022), tale strumento, differenziato in base ai diversi tipi di pericolo estremista (estrema destra, estrema sinistra, islamista, gender oriented e single issue) sarà testato da ACT anche sul territorio bresciano, al fine di renderlo maggiormente rispondente alle esigenze italiane.
Per raggiungere gli obiettivi menzionati, R2COM intende avvalersi di un comitato di esperti internazionali, selezionati e coordinati da ACT, che contribuirà in modo sostanziale all’adeguatezza dello sviluppo, dell’implementazione e della convalida sia dello strumento di screening del rischio su misura per i contesti comunitari, sia di un manuale operativo per il terzo settore.
L’impegno di ACT in ambito internazionale rappresenta lo sforzo dei volontari dell’associazione di affrontare il tema del carcere e della devianza in ottica globale, al fine di favorire la sperimentazione di nuove strategie di intervento, sempre più efficaci e lungimiranti.
Convinti da sempre che il carcere non debba essere una realtà chiusa, sconnessa dal territorio sul quale insiste, i volontari di ACT sono anche consapevoli del fatto che la multietnicità che sempre più caratterizza l’ambiente penitenziario richieda, con sempre maggior frequenza, interventi capaci di andare anche oltre i confini italiani.
Per maggiori approfondimenti sui progetti e sull’attività dell’associazione ACT consultare il sito http://www.act-bs.it/ oppure scrivere a info@act-bs.it .