Atelier Europeo è giunto al terzo esercizio e ha predisposto il “Bilancio di Missione 2016” un documento  di sintesi dell’attività svolta che risponde ai bisogni informativi dei clienti e degli stakeholder. Con il presidente di Atelier Europeo Giovanni Marelli facciamo il punto sull’attività svolta e scopriamo i tratti salienti del documento.

Perché un Bilancio di Missione per Atelier Europeo?

«Attraverso questo strumento di rendicontazione cerchiamo di comunicare in modo chiaro e trasparente il nostro operato dal punto di vista dell’utilità sociale: fornendo informazioni sulle attività svolte, i risultati raggiunti, le modalità con cui si sono ottenuti e la relativa efficacia».

Ci può presentare l’attività svolta da Atelier Europeo?

«La nostra associazione supporta le realtà non profit, gli enti pubblici e le imprese nelle richieste di contributo agli enti di erogazione in generale e all’Unione Europea in particolare. Ma organizza anche eventi, corsi di formazione e momenti di incontro per far conoscere ai cittadini le opportunità offerte dall’Europa. In particolare nel 2016 abbiamo realizzato sei corsi di formazione e sette eventi informativi».

Sul fronte della progettazione quali risultati avete ottenuto?

 «Operiamo principalmente su bandi europei ma anche su bandi locali. Da quando Atelier è nato nel 2013 si è aggiudicato ben 50 progetti.
Nel 2016 abbiamo presentato 64 progetti; le somme richieste agli enti erogatori ammontano a oltre 12 milioni di euro. Al 30 aprile scorso risultano valutati oltre 10 milioni di progettato e vinti 23 progetti per un valore complessivo di € 5.029.413. Nel 2016 abbiamo vinto il 51% dei progetti valutati.
Questi dati testimoniano che l’abitudine al risultato non è occasionale, ma si sta consolidando e si presume che il trend continui anche grazie al secondo Master in Europrogettazione, uno dei nostri punti forti, che formerà quindici giovani verso una professione ricca di soddisfazioni».

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