Riparare i danni economici e sociali causati dalla pandemia di Coronavirus non sarà cosa semplice, ma l’Europa, con tutte le sue Istituzioni comunitarie, è intervenuta mettendo in campo risorse senza precedenti. I leader europei hanno concordato su un piano di ripresa per uscire dalla crisi e ricostruire un Europa più forte, più moderna e solidale.
Ecologica, digitale, resiliente è l’Europa declinata dagli obiettivi della programmazione strategica del periodo che va dal 2021 al 2027, che potranno contare – per il loro raggiungimento – su un importante o stanziamento di 1.800 miliardi di euro.
Più della metà di questo importo sarà utilizzato per la modernizzazione dei paesi, attraverso programmi specifici che porteranno avanti la ricerca e l’innovazione, le transizioni climatiche e digitali eque, la formazione, la ripresa e la resilienza, anche con progetti ad hoc per la salute.
Inoltre, continueranno ad essere finanziate politiche tradizionali, come quelle agricole comuni a garanzia di stabilità e modernizzazione; ne verranno finanziate altre, per la lotta ai cambiamenti climatici, con un’altissima percentuale di fondi, e per la biodiversità e la parità di genere.
Il conseguimento di questi obiettivi comporta un coinvolgimento generale, in quanto a collaborazione e a nuove opportunità. L’Unione europea, infatti, promuove, anche attraverso numerosi progetti, una crescita che rafforzi le piccole e medie imprese e che offra lavoro di qualità.
Per i giovani, in particolare, che affrontano spesso difficoltà nell’ingresso sul mercato del lavoro – cosa amplificata dalla pandemia – l’EU sta investendo decine di miliardi di euro nel piano per la ripresa, rafforzando quanto creato già nel 2013 con “Garanzia giovani”, definito un ponte verso il lavoro.
A questo proposito assume grande rilevanza il nuovo approccio che l’Unione intende imprimere all’istruzione e alla formazione professionale, per renderle più moderne, interessanti e al passo con i tempi. È anche attraverso il raggiungimento dei vari obiettivi in campo, che si costruirà l’Europa che l’Europa stessa si prefigge di essere.
Atelier Europeo con i suoi progettisti e progettiste è in campo per aiutare i vari soggetti e, in particolare, realtà associative bresciane e lombarde a cogliere le numerose opportunità offerte proprio da questo nuovo settennato appena iniziato.

Maria Rosa Loda, Consigliere Atelier Europeo

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